Crisi di manager nella PMI e problemi di gestione delle competenze

"Un’azienda italiana su due è alla ricerca di manager da assumere nell’arco dei prossimi tre anni, ma la platea dei candidati in quasi la metà dei casi non risulta appetibile per carenza di competenze e skills: scarseggiano capacità di leadership e di motivazione, conoscenza delle lingue, orientamento all’innovazione, capacità di adattarsi a scenari in evoluzione."

È quanto emerge dallo studio “Capitale Manageriale e Strumenti per lo Sviluppo” condotto dall’Osservatorio Mercato del Lavoro e Competenze Manageriali di 4.Manager, secondo cui l’87% delle aziende non trova manager di reale spessore tra i candidati.
A quanto pare esiste un notevole "gap" tra domanda ed offerta, ma... siamo certi che i titolari, soprattutto per quanto riguarda le PMI, siano coerenti, precisi, informati e in grado di cercare i profili giusti, e, soprattutto, giudicare la qualità dei candidati esaminati?

Guardiamo un po' come muta da un po' di tempo a questa parte la richiesta di "evoluzione del manager" secondo quanto dichiarato e secondo quanto rilevato da uno studio tra Federmanager e Confindustria su LinkedIN
Da sempre perseguo questa visione; già a 19 anni ho scelto di intraprendere un cammino professionale "trasversale, anche se molto faticoso", e ad oggi con grande soddisfazione vedo che "tutto torna", per cui concordo PIENAMENTE con questa visione, poi però provo a dare un'occhiata ai portali di ricerca lavoro, e, a parte la richiesta di "attitudine al lavoro in team/alle relazioni" e "orientato al risultato" vedo solo "la cara, vecchia selezione per HARD SKILLS", ad esempio per un ruolo in ufficio produzione e Qualità si richiede

  • Significativa esperienza, almeno triennale, in processi specifici e per "casi complessi"
  • Elevata conoscenza specifica informatica
      • ERP,
      • Gestori documentali e di workflow,
      • Conoscenza linguaggio SQL,
      • Esperienza nella gestione di barcode, RFID
  • (Ovviamente) ottima conoscenza del pacchetto Office
  • Almeno X anni di esperienza nel project management e relativi strumenti.
  • Approfondita conoscenza di tematiche di costi industriali e chiusure contabili
  • Laurea in Ingegneria gestionale o cultura equivalente.
  • Ottima conoscenza della lingua inglese.
  • Altre lingue/sistemi gestionali specifici (spesso SAP/AS400/JD Edwards...) sono considerati un plus

E, chicca finale...

Attitudine al lavoro in team 

Si evince che si cerca un "Esperto di Produzione" (con significativa esperienza di almeno X anni), ma anche di "Qualità" (sistema di gestione? controllo?), ma anche con una conoscenza informatica da tecnico specializzato, ma anche Project Manager (con esperienza di almeno X anni), ma anche una "approfondita conoscenza di tematiche di costi industriali" (che potrebbe avere appreso nel suo passato di Responsabile di Produzione, quindi ci sta) ma anche (e qui non capisco) con un'approfondita conoscenza delle chiusure contabili...

Dimenticavo... oltre ad una laurea ed UN'OTTIMA conoscenza dell'inglese.

La domanda semplice quindi è... sicuro che servano TUTTE QUELLE COMPETENZE? Che siano TUTTE INDISPENSABILI? Sono certo che in seguito ci sarà una selezione sui "Soft skills", ma in questo modo si rischia di escludere moltissimi profili che invece possono presentare doti interessantissime come capacità di "pensiero laterale" o magari con grande attitudine all'apprendimento; non sarebbe meglio pesare con attenzione quello che ci serve e magari decidere di investire in un "foglio bianco di ottima qualità e scriverci sopra le parole importanti per l'azienda?"... forse sì, forse no, ma OGGI un imprenditore può basarsi su modelli storici per definire quali talenti necessiteranno per il futuro della propria azienda?
La ricerca di "talenti", la gestione delle competenze, l'inquadramento in quadro di gestione dei processi e di conseguenza la definizione di profili che possano colmare i nostri "gap di gestione" con uno sguardo al futuro è un'attività chiave, che, soprattutto nelle PMI che vivono di innovazione, di velocità, di trasformazione, deve essere affrontata con professionalità e coscienza. 
Anche giocando a carte, in certi tipi di gioco i Jolly non esistono...